Ciclo di 4 incontri sulla pedagogia di genere rivolto a insegnanti, educatori ed educatrici, genitori e chi è interessato all’educazione e alle tematiche di genere

Educare significa essere implicati in un agire pratico ad alto tasso di problematicità.
Luigina Mortari

Nelle relazioni quotidiane agiamo e pensiamo come uomini e come donne rispondendo ad aspettative di ruolo legate alla propria appartenenza di genere. A causa di queste aspettative, alcuni nostri comportamenti sono considerati specifici del maschile e altri del femminile, in una contrapposizione assunta come naturale.

È innaturale per un uomo avere momenti di fragilità o piangere? È innaturale per una donna avere momenti di rabbia e di aggressività? Secondo la nostra società è nell’ordine delle cose considerare le donne più deboli, meno portate per attività fisiche legate alla forza e alla tecnica, così come è ovvio, se abbiamo il rubinetto del lavandino rotto, chiamare un idraulico uomo.

La costruzione dei modelli di genere vincola gli esseri umani fin dalla nascita ad assumere dei ruoli che spesso sono causa di insofferenza e infelicità, ostacolando la libera espressione del sé e impoverendo di conseguenza anche le relazioni.

L’educazione alle differenze di genere e alla differenza sessuale si propone di indagare criticamente la costruzione dei ruoli di genere e la diffusione degli stereotipi che li alimentano all’interno della società di massa e multimediale.

Un ruolo centrale in quest’analisi critica assumono i luoghi di aggregazione giovanile, istituzionali e non, in cui circolano queste idee e questi modelli, che proprio per questo possono trovare terreno fertile per alimentarsi oppure occasioni per essere decostruiti.

Questa serie di incontri si propone di offrire stimoli e strumenti educativi maturati durante diverse esperienze didattiche e formative (*) in particolare agli attori e alle attrici sociali delle aree educative: insegnanti, genitori, educatori/educatrici, operatori/operatrici sociali che lavorano a contatto con bambini, bambine e adolescenti.

Attraverso le modalità della narrazione, delle attività laboratoriali e dell’analisi teorica, verranno valorizzate le competenze cognitive e quelle relazionali, esplorando diverse esperienze pedagogiche legate all’identità e alla differenza, agli stereotipi, alla violenza di genere, ai legami tra omofobia, sessismo e bullismo.

Verranno altresì fornite indicazioni di lavoro e strumenti metodologici e pratici per ripensare la propria attività all’interno dei diversi percorsi educativi e formativi.


(*) L’attività è ideata e condotta da Gianluca Ricciato. Laureato in Filosofia, ha conseguito il Master in Educazione Ambientale presso l’Università di Bologna, specializzandosi nelle metodologie della didattica alternativa in contesti educativi scolastici ed extrascolastici rivolti a bambini, bambine e adolescenti. Fa parte dell’Associazione Maschile Plurale fin dalle sue origini. Ha dato vita, insieme al gruppo bolognese di Maschile Plurale e alla Casa delle donne per non subire violenza, alla didattica del Fiocco Bianco nelle scuole secondarie inferiori e superiori del territorio provinciale bolognese. È attualmente coinvolto nel progetto didattico La scuola fa la differenza, insieme al centro antiviolenza L’albero di Antonia, nelle scuole del comprensorio di Orvieto, in Umbria. Ha partecipato come autore al volume collettivo Trasformarmare il maschile. Nella cura, dell’educazione, nelle relazioni (Cittadella ed, 2013).


PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ IN 4 INCONTRI

  1. Partire da sé: mettersi in gioco con la mente e con il corpo. Attività rompighiaccio, narrazioni e discussioni di gruppo. I percorsi dell’educazione alle differenze
  2. Aggettivi, modelli, stereotipi. Un laboratorio per affrontare dal profondo il contesto culturale che porta alle discriminazioni
  3. Tessere relazioni. Come affrontare dal punto di vista educativo la questione delle relazioni per prevenire la violenza
  4. Produrre cambiamento. Focus su strumenti e metodologie dell’educazione non formale, dall’uso del corpo agli audiovisivi

Tutte le immagini di questa pagina sono riprese da un laboratorio svolto nelle scuole di Gaeta in collaborazione con l’Associazione Memoria delle donne

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...