Le prime quattro puntate, ve le presento, finalmente!
Regali di Natale 🙂
Gianluca
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“Non un’operazione nostalgica ma un’opera di salvataggio
di resistenza al consumo e ad una crisi infinita e insensata
perché i guardiani del passato saranno i fari del futuro”
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Serie Tv ideata e prodotta da Ateneriena Produzioni
e realizzata da Gianni Donvito, Gianluca Ricciato e Margherita Valori.
Contatti ed info:
ultimagenerazione.wordpress.com
facebook/ultimagenerazione
http://www.ateneriena.net
ultimagenerazione.documentari@gmail.com
Margherita – 3392750279
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Maurizio il restauratore – Ultima generazione #1
La bottega di restauro d’arte di Maurizio Buonamici apre la serie Tv “Ultima generazione”. Una storia ultracentenaria partita da Piazza Farnese e continuata al Rione Monti. L’amore per l’arte nelle forme della pittura, della scultura e dei mobili antichi. L’invocazione nei confronti della società e delle istituzioni di non lasciar cadere uno dei più grandi beni che abbiamo a Roma e in Italia, l’artigianato artistico, e le proposte per cambiare rotta.
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Stefano il “plasticaro” – Ultima generazione #2
Seconda puntata di Ultima generazione: Stefano Antonelli il plasticaro di via Madonna dei Monti, Roma, “ereditiero” della storica bottega di timbri e targhe del padre, ha creato l’associazione Arti e mestieri. Tra le varie cose, un’interessante chiacchierata sull’evoluzione del rione Monti, con tanti interrogativi sulle diverse problematiche.
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Gino il barbiere – Ultima generazione #3
Il Quadraro, De Sica, Totò, Cinecittà, la barba, i capelli, i vini e oji, via de’ Quintili, i ragazzi-spazzola, “il mestere si impara in bottega”, una pianola, “aviss’ fatt’ a n’at’”, signore e signori, la lampada strobo asciugacapelli, una sala dove parlare di politica, del tempo, di cose inutili e importanti, un’agorà in estinzione: la Barberia di Gino Scarano, il barbiere dei Vip. Che altro dire? Terza Puntata di Ultima generazio: Gino il Barbiere.
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Palombi Editori – Ultima generazione #4
Quarta puntata: Palombi Edizioni. Se la storia d’Italia e di Roma è legata all’arte intesa nel senso più ampio, l’arte che è anche una maniera di vivere, di abitare, di percorrere le strade delle città, di riempire di bellezza ciò che ci circonda, non si può dire che questa storia, al di là dei proclami, sia al centro delle attenzioni istituzionali. Se una casa editrice come Palombi, dopo 101 anni di vita e centinaia di pubblicazioni di libri d’arte – praticamente la principale testimonianza cartacea della storia dell’arte romana – si trova oggi a brancolare nel buio di un futuro incerto. Se solo Roma e l’Italia rispettassero e valorizzassero quello che già c’è, non ci sarebbe bisogno di invenzioni capitali per uscire dalla crisi.
E questa forse, non a caso, è la questione cruciale.