L’uomo che annullava il tempo

Repost da La Bottega del Barbieri

“Ecco cosa succede, in un giorno d’inverno del 1977, in una grande città italiana, a un piccolo industriale di quarantacinque anni:

L’APPUNTAMENTO DIFFICILE

Deve incontrare un avvocato per fargli vedere dei documenti che si riferiscono alla sua dichiarazione fiscale. L’appuntamento gli viene fissato alle 18.30; chiede di spostarlo di un’ora, perché prima deve andare dallo psicanalista. L’appuntamento gli viene spostato dunque alle 19.30 circa. Dopo di che, comincia a essere colto da un’incertezza: a quell’ora, sua moglie non è ancora tornata a casa dall’ufficio e allora, come fa ad andare dall’avvocato?

 La moglie lo deve dunque accompagnare? Non è così. I documenti che vuol far vedere all’avvocato sono collocati, a casa sua, su uno scaffale e l’altro giorno sua moglie ci ha messo un settimanale, ‘Il Mondo’. Ora, guardando di sbieco la copertina del settimanale, gli è parso di veder scritto: ‘Supplemento del Corriere della Sera’, o qualcosa di simile. Cioè, supplemento di un quotidiano, vale a dire di qualcosa che egli non può leggere, perché i quotidiani escono anche la domenica, e lavorare la domenica è peccato mortale. Toccare il settimanale per tirar fuori i documenti sarebbe ugualmente peccato mortale, per lui, e perciò, se la moglie fosse a casa, chiederebbe a lei di fare l’azione proibita. Ma la moglie, per le 19-19.30 non sarà ancora a casa.

Pensa di telefonare all’avvocato per rimandare l’appuntamento. Ma non è possibile: ha accettato lui stesso l’appuntamento, poco prima, quello lo prenderebbe per matto. Bisogna dunque che si decida a estrarre da solo i documenti e ad andare dall’avvocato. Dopo, farà l’‘annullamento’.

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Piombo colorato

Testo e musica di Gianluca Ricciato – Registrato presso Mediterraneo, Nardò (Dicembre 2020) – Mix e master: Michael De Benedittis (FATTA STUDIO) – Hanno suonato: Gianluca Ricciato – voce, tastiere; Alfredo Ronzino – chitarre elettriche, basso; Betta Maggi – sax contralto; Luigi Barone – drum machine

Piombo colorato (G. Ricciato)

Leggera come un piombo colorato
Come un effetto collaterale
Delle mie scelte di vita
Mi bevi le lacrime
Mi bevi il dolore
Nella tua bocca acida

Leggera
come frequenze dei subwoofer
Come una musica leggera
Una deliziosa sciccheria
Che non si chiama borghesia

Leggera che passi volando nei sottopassi
E attraversi pareti postindustriali
Copri di latex i rifiuti morali
Copri di fango le cattedrali
Copri di phard i centri sociali

Leggera
che hai dimenticato il mio rifiuto
Per venire a salvarmi la vita
Mi mordi il piacere
Mi mordi il dolore
Nelle tue labbra acide

Leggera e acida, leggera e acida
Ai confini della coscienza
Leggera e acida, leggera e acida
Dopo tutta questa incoscienza
Leggera e acida, leggera e acida
Senza inutili pentimenti
Leggera e acida, leggera e acida
Mescoli i sensi e i sentimenti…