
Partire da sé e non farsi trovare dal PTS
Gianluca Ricciato
SAN LORENZO
In questi giorni mi è tornata alla mente e alle orecchie una canzone di De Gregori del 1982, “San Lorenzo”, dedicata alle conseguenze dei bombardamenti americani a Roma del 19 luglio 1943. Quando la conobbi, durante la mia adolescenza, la consideravo una canzone minore e così l’ho sempre considerata fino al giorno in cui la ascoltai per caso passare in radio, nella casa dove abitavo in zona Nomentana, poco tempo fa. Ero a Roma da un paio d’anni, e già la terza strofa mi paralizzò: “Sconquassato il Verano, dopo il bombardamento”. Fino a quando non vivevo a Roma, il Verano era semplicemente come per tutti il famoso cimitero e bla bla. Dopo invece è diventato principalmente la fermata del bus o del tram dove scendo sempre per andare a San Lorenzo, cioè uno dei luoghi da me più frequentati a Roma. Il luogo in cui un giorno ho litigato animatamente con un autista dell’Atac, dove c’è il locale in cui ho passato serate estive a sentire Latin Jazz, che ha fatto da cornice a sogni e drammi importanti della mia vita, a incontri e addii.
Sapevo del bombardamento degli Americani, non bene, non l’avevo mai approfondito, lo consideravo uno dei tanti episodi inevitabili che l’Italia ha dovuto attraversare per liberarsi dal nazifascismo. Ma non voglio fare analisi storiche qui. Subito dopo averla risentita in radio, sono andato ad ascoltarla bene questa canzone. Ho trovato un video su Youtube con le foto di Roma devastata: San Lorenzo, il Tiburtino, il Prenestino. Il Nomentano, casa mia. Mi sono messo a piangere, senza senso, per un evento del 1943 e per una vecchia canzone che conoscevo già da vent’anni.
Che cos’era successo? Questo fatto era uscito dal mio logos ed era entrato nei miei sensi. Ho pensato, tra le altre cose, che avrei voluto farla ascoltare ai miei alunni, ma non l’ho mai fatto. Continua a leggere “Partire da sé e non farsi trovare dal Patriarcato Tecnocratico Scientista (PTS)”