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addio lugano bella

 

Giugno 1996

 

Dieci giorni dopo.

– Passeggiamo?

– Va bene.

– Ti va se andiamo di là?

– Verso la zona ricca?

– Sì, dai… facciamo sempre le solite strade.

– Hai voglia di evadere?

– Smettila!

– Scusa.

– Ma no, anzi, mi fa bene essere presa per culo.

– Se vuoi mi ci metto d’impegno.

– No, è sufficiente così come ti viene… sì, è vero, ho voglia di evadere, avrei proprio voglia di andarmene un po’ a casa dai miei.

– Sono ancora in Svizzera o sono già in Basilicata?

– Sono in Svizzera, vanno giù a fine luglio.

– Ti mancano la Svizzera, le montagne?

– Sì, mi mancano, più delle persone, in fondo non ne ho tante lì, ho più amici giù.

– Sai che ho imparato a sciare da piccolo? Costringevo i miei a portarmi in giro per i monti e le stazioni sciistiche, mi era venuta una strana malattia esotica per cui avevo in testa solo di andare sulla neve.

– Un salentino che scia non si può sentire!

– Prendi poco per culo.

– Ah ecco, adesso fai tu il permaloso.

– Magari è proprio perché noi non abbiamo montagne, la Puglia è l’unica regione italiana che non supera i mille metri, a parte il Gargano dove però non si scia.

– Era invidia per le altre regioni, allora.

– Voglia di evadere.

– Vienimi a trovare.

– In Svizzera o in Basilicata?

– Tutt’e due.

– Ora vediamo… Igor mi ha già detto che mi porta in Piemonte a luglio, vuole farmi conoscere la sua cricca di alcolizzati.

– Ah, vai a trovare Anja!

– Che ne sai tu di Anja?

– La nominate sempre tu e Igor.

– Ma quando mai!

– Sì, invece.

– Va bene, vado a trovare Anja, tu portati Davide in Svizzera allora, o in Basilicata che è anche vicina alla Calabria.

– Così evadiamo insieme.

– Mi si ritorcono contro, le mie battute.

– Già, stai attento.

– Così quando ve ne andate cantate Addio Lugano bella, da bravi compagni.

– Io non la canto per falsa ingenuità, io ci credo.

– Ah, la conosci allora, pensavo che non ti piacesse la musica italiana.

– Certo che la conosco, e conosco anche altre di Ivan Graziani.

– Non fare così che mi metto a piangere.

– È malato.

– Lo so.

– La cantiamo?

– Addio Lugano o Lugano addio?

– Lugano addio.

Le scarpe da tennis bianche e blu, seni pesanti e labbra rosse, e la giacca a vento… Lugano addio cantavi, mentre la mano mi tenevi… tu mi parlavi di frontiere, di finanzieri e contrabbando… mio padre sì tu mi dicevi, lassù in montagna ha combattuto, poi del mio mi domandavi… po po po po po po po po po…

– Ci andiamo a sedere dietro San Domenico?

– Cosa c’è dietro San Domenico?

– Ma come non lo sai? Segui sempre e solo la retta Pratello-Zamboni o fai qualche deviazione ogni tanto?

– Vado in piazza Santo Stefano, ma solo di domenica.

– Ecco pargoletto, oggi la mamma ti porta in un posto nuovo se fai il bravo.

– Certo che tu sei timida ma quando ti scateni…

– Che bella!

– È lì dalla parte di dietro, c’è una specie di piccolo anfiteatro dove sedersi, sul culo della Chiesa.

– Non dire così, blasfema.

– Ah dimenticavo che voi terroni siete devoti.

– No siete voi nordici che non avete gusto per l’arte.

– Hai letto Boccalone?

– No, ancora no.

– Viene citata spesso piazza San Domenico, e questa zona dietro che doveva essere un punto di ritrovo importante negli anni Settanta.

– Adesso mi sembra più che altro un luogo dove venirsi a fare le canne, visti i residui.

– Ecco, appunto, meno male che non ne abbiamo.

– Scusa, non te le nomino più.

– Scusa, è che… non ce la faccio, è troppo forte.

– Betty, lo so, non ti devi scusare, è normale.

– Come… come devo fare?

– Vedi, sono dieci giorni che piango.

– Passerà.

– Abbracciami.

– Dai cocca, ti passerà. Sarà solo un incubo del passato.

– Stai attenta che i maschi se ne approfittano quando le femmine piangono.

– Ah… sì?

– Sei un mito.

– Questa americanata non me l’avevano detta ancora.
– Ti voglio bene.

– Anch’io.

– Ti voglio…

– Anch’io…

 

Addio cantavi e non per falsa ingenuità, tu ci credevi, e adesso anch’io che sono qua.

(da L’ultimo anno, Gianluca Ricciato, ed. Smasher, Me 2013)

Ivan-Graziani1
dedicato a Ivan Graziani, nel giorno del suo settantesimo compleanno

4 pensieri riguardo “L’ultimo anno (15) # Omaggio a Lugano addio

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