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Nel tratto di mare che guardo in questa foto hanno deciso di costruire la piattaforma di approdo di un gasdotto (un altro in Salento, dopo Tap). Ciò è avvenuto grazie alla società Igi-Poseidon, alla multinazionale energetica francese Edison e ai governi israeliano, greco, cipriota e italiano.

L’accordo è stato firmato dal precedente governo Gentiloni nella persona del ministro Carlo Calenda. Il governo attuale è schizofrenico (che novità), da un lato nelle settimane scorse ha richiesto al parlamento europeo nuove valutazioni di impatto ambientale, mentre poche settimane prima Salvini era in Isreale a tranquillizzare i suoi soci in affari su questo gasdotto.[1]

Il motivo con cui si giustifica questa opera è sempre lo stesso, cioè la cocente menzogna per cui ci sarebbe urgente bisogno di gas. La verità dei fatti in corso è invece che le alternative ai fossili, l’efficienza e il risparmio energetico – cioè le nuove tecnologie appropriate che si stanno sviluppando da decenni – hanno già dato corso a una nuova economia, laddove hanno avuto la possibilità di crescere e non sono state ostacolate dagli interessi estrattivisti e dal deviazionismo informativo collegato, che martella  e narcotizza quotidianamente l’opinione pubblica con le fake news secondo cui, per sopravvivere, l’essere umano debba necessariamente dipendere dall’estrazione di combustibili fossili. [2]

Questi ostacoli allo sviluppo ecologico sono posti del resto da decenni, dalle stesse multinazionali petrolifere-energetiche e dal loro corollario di politici istituzionali vassalli, proprio perché esse hanno bisogno di sprechi e dissipazioni sistematiche e costanti, hanno bisogno di una popolazione energeticamente passiva e alienata, di edilizia “colabrodo” ed energivora, di diseducazione energetica generalizzata, per poter giustificare ancora la politica estrattivista negando la stessa evidenza dei fatti.[3]

Mancano pochi giorni al via libera definitivo, cioè alla firma definitiva del governo italiano, e manca l’accordo con 36 proprietari dei terreni otrantini dove devono essere costruite le infrastrutture: “si tratta degli ultimi proprietari con i quali non è stato ancora raggiunto un accordo bonario, già firmato, invece, dal restante 99 per cento degli interessati.”[4]

Bonario? Come tutte le volte in cui gli affaristi hanno comprato e colonizzato terre martoriate nei modi che conosciamo bene? Probabilmente lo scopriremo, come sempre lo abbiamo scoperto. Intanto c’è da dire che il silenzio generale finora vissuto su questa vicenda è dettato forse dallo sconcerto di chi conosce i luoghi dove si vuol fare arrivare questo gasdotto, cioè la Baia dell’Orte, Punta Palascìa, il Parco Naturalistico Otranto-Santa Maria di Leuca, la Torre del Serpe, la leggenda di “Idrusa e della ruchetta”, il resto della flora e della fauna, la pineta con il Diving. Le cave rosse di Bauxite. Il colle della Minerva dove furono portati gli 813 martiri otrantini che resistettero, contro ogni logica di forza bellica, all’assedio dei Turchi Ottomani arrivati dall’Est, nel 1480.[5]

Anche questa volta arriva dall’Est, ma questa volta è un attacco violento dettato da un “nemico senza divisa, che ama le armi ma non le usa”, ed è molto più pericoloso dei disperati migranti che arrivano da Est e contro cui la politica capitalista punta ogni giorno il dito, dopo aver loro rubato la vita, per sviare l’attenzione mediatica dall’invasione vera, quella del colonialismo finanziario globale del Terzo Millennio.

Si chiama EastMed questo gasdotto, e questo “film horror” com’è stato definito in questi giorni[6], rischia di diventare l’ultima goccia di un vaso di soprusi riempito goccia dopo goccia in questi anni. Ma lu cane tira la pezza finchè nu la strazza.[7]

Per questo motivo, e non per me o per il mio cappello, ti invito a condividere questa o altre notizie riguardanti il gasdotto EastMed-Poseidon, soprattutto se ti è capitato di visitare Otranto e di fare il bagno nella Baia dell’Orte e sai di cosa sto parlando. E per parlare veramente di quei luoghi ci vorrebbe lo spazio di un romanzo. E se possibile, boicotta la loro informazione, la loro energia, i partiti loro vassalli alleati compresi, la loro violenza. Ora e per sempre.

E quando ci sarà da esserci, cerchiamo di esserci. E non per fare i martiri, ma per l’amore di una bellezza incompatibile con l’orrore di un capitalismo globale che ormai è arrivato oltre qualsiasi immaginazione funesta possibile. Forse proprio a causa della sua crisi infinita che sta cercando di far pagare agli esseri umani e alla Terra.

Gianluca Ricciato

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Note

[1] No gasdotto EastMed-Poseidon sulle coste italiane, https://progettonaturaldurante.wordpress.com/2019/02/28/no-gasdotto-eastmed-poseidon-sulle-coste-italiane/

[2] L’estizione della capacità di fare collegamenti, https://fiabeatroci.wordpress.com/2016/04/12/estinzione-capacita-di-fare-collegamenti/

[3] La guerra occulta dell’estrattivismo, https://www.unimondo.org/Guide/Ambiente/Ecologia/La-guerra-occultata-dell-estrattivismo-178341

[4] Gasdotto EastMed, la società va avanti, https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/04/03/gasdotto-eastmed-la-societa-va-avanti-pronte-procedure-di-esproprio-dei-terreni-in-salento-poi-partiranno-i-sopralluoghi/5082274/

[5] Il romanzo e la storia, http://www.minimaetmoralia.it/wp/otranto-e-la-storia/

[6] Un film horror, https://www.corrieresalentino.it/2019/04/dopo-tap-a-pochi-chilometri-il-gasdotto-poseidon-pagliaro-un-film-horror/

[7] “Il cane tira la stoffa fin quando non la strappa”, cioè “tirare troppo la corda”, detto salentino citato nella canzone “Me basta lu sule” dei Sud Sound System – https://www.youtube.com/watch?v=nugpWo9lku0

14 pensieri riguardo “La foto in cui guardo l’assedio dell’Eastmed

  1. Il supervisore politico del progetto è il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, John Bolton. Falco repubblicano persegue una visione del Mediterraneo come un blocco filoUSA, capitanato da Israele, ritenuto da Bolton più affidabile dell’85% degli stati NATO. Il gasdotto renderà l’UE dipendente da Israele, in modo tale da rendere lo stato ebraico potenza egemone, in grado di influenzare le direttive della politica estera europea nel Mediterraneo. L’ assistente di Bolton in questo schifoso progetto, che avrebbe come uniche vittime i Palestinesi e i Salentini, i primi a livello fisico e i secondi a livello ambientale ,è Yuval Steinitz, ministro dell’energia del governo Netanyahu. A livello politico la destra israeliana, dopo aver di fatto conseguito un’intesa con la destra populista ungherese, ha trovato un partner in un’altra forza di governo pseudotradizionalista, ostile alle culture non europee, islamofoba e per giunta totalmente disinteressata alle problematiche ambientali, la Lega di Salvini. La cooperazione tra Likud e Lega, partendo dall’ideologia antiaraba e pseudonazionalista, perviene anche ad accordi economici e geopolitici di questo tipo, non senza le dovute mosse del campione di scacchi repubblicano USA (Bolton).

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      1. Non sono uno studioso di politica internazionale, ma seguo la BBC, la CNN, CNN TURK, AL JAZEERA ENGLISH e leggo Haaretz, i saggi di esperti di politica internazionale come Stephen Zunes e Peter Beinart. La geopolitica è tratta da tutte queste fonti, su Bolton e il gasdotto vedo di recuperare le fonti….

      1. No non ci credo più a queste cose loro hanno il coltello dalla parte del manico. Scusami ma sono disillusa e arrabbiatissima per come stanno trattando Gaia, la cosa più importante che abbiamo, o meglio che non abbiamo perché non ci appartiene!

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  2. Anche l’AIPAC, la lobby ebraica conservatrice filoisraeliana americana segue con favore lo sviluppo del progetto East Med, in quanto un chiaro punto a favore della politica estera di Israele. Per chi non sapesse anche gli Ebrei USA progressisti descrivono tale organizzazione come una lobby conservatrice, filomilitarista e poco diplomatica in termini di soluzioni di conflitti e contenziosi in cui lo stato ebraico si trovi….L’AIPAC come dichiara il suo stesso sito è to “lobby U.S. policies”, ossia interagire con le forze governative al fine di fare presente le proprie aspettative. Nessun antisemitismo, lo dice l’AIPAC stessa. Nessun complotto. Ci sono i documenti.

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  3. L’AIPAC non governa, sia chiaro, ma è bene tenere presente alcuni elementi. Il politologo ebreo USA Peter Beinart ha pubblicato tempo fa un articolo in cui descrive ormai la suddivisione degli Ebrei americani tra le varie associazioni e organizzazioni. Gli Ebrei ortodossi americani sono ormai in stragrande maggioranza repubblicani, votando dunque per il partito di destra di cui il presidente Trump è il frontman e leader politico al potere. L’AIPAC è largamente composta da Ebrei repubblicani e politicamente conservatori. Alla luce di questo si comprende come l’AIPAC sia ormai un bacino di voti per il partito repubblicano, ora maggioranza relative di governo e che esprime il capo dello stato. Date le aspettative dell’AIPAC su un certo numero di questioni, in uno stato democratico e in un partito per il quale quegli elettori votano in larghissima maggioranza, è logico e normale che tali posizioni siano largamente condivise o fatte proprie nei limiti del possibile da chi governa gli USA.

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  4. Condivido completamente quanto riportato in questi documenti e sono convinto che solo applicando una ECONOMIA CIRCOLARE si possa ridurre l’impatto ambientale della attuale Società dei consumi basata sull’USA E GETTA. Cosa aspettiamo a fare una raccolta firme, a fare dei presidi a manifestare nei comuni interessati, etc….? Io ci sono

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