Ottobre 1995
Nelle prime due settimane di domicilio effettivo a Bologna ho capito alcune cose. Che le ragazze quando arrivano si tingono i capelli di rosso, di fucsia o di verde. Che l’Osteria delle Dame non esiste più, anche se da qualche parte fuori dalla Via Emilia esistono dei locali fumosi dove si suona il jazz che io non conosco. Che ai bolognesi non frega niente dei locali fumosi dove si suona il jazz, interessa solo a me e a qualcun altro. Che al 36 occupato parlano di cose pallose e poco comprensibili mentre al piano di sotto certi altri si fanno le pere. Che se non ce la faccio a tornare a casa per la fattanza posso anche dormire al 36 unendo due banchi. Che il bar fighetto di Piazza Maggiore non mi dà un bicchiere d’acqua dal rubinetto perché non si paga. Che non serve andare dal controllore, sul 62 notturno alle tre di notte, per comunicargli che non c’erano biglietterie aperte dove acquistare il titolo di viaggio, tanto la multa me la fa lo stesso. Continua a leggere “L’ultimo anno (2) # La nebbia”