Via dei Giudei. La pioggia tagliente e obliqua di novembre portata dal vento umido e freddo, i portici per ripararsi. La mente annebbiata che cerca riparo nelle parole pesanti. Diciannove anni. L’epoca de L’ultimo anno.
Ma Scirocco di Guccini non fa parte della playlist de L’ultimo anno, forse perché fa parte della realtà, non della fiction. Nessuna canzone più di questa mi fa carambolare in quell’atmosfera lì, nei primi mesi della mia vita a Bologna, sognanti e cupi. In una città che già allora era entrata nel guado, a metà tra sperimentazioni e decadenze. Continua a leggere “Scirocco”