IL SOLE DI LUGLIO
“Il sole di luglio” è una canzone che riguarda i famosi fatti del G8 del 2001, che vengono qui narrati da una prospettiva totalmente interiore. Chi parla è la mente di un ragazzo che si trova in quei giorni sulle strade di Genova, una mente che si sdoppia, si dissocia per necessità e inizia a vedere attraverso frammenti quello che sta succedendo alla sua persona e alle altre intorno, conosciute e sconosciute. Da questi frammenti inizia a ricostruire cosa sta succedendo al mondo e al tempo che si è trovato a vivere. E proprio questa comprensione sarà il motivo per continuare, nonostante i caschi, i manganelli, la follia e le maschere del potere.
Di caschi e manganelli strani
di gas vietati dalle convenzioni
di occhi spiritati dalla coca
di altre forme strane
che non ho capito…
di militi pescati dalla mia terra
di tenenti ripescati da qualche sporca guerra
dei loro occhi che
non vedremo mai…
guardare in faccia
e non spiegare
che forme strane
sa prendere il potere
Nelle frasi vomitate addosso
soprattutto a chi
non c’entra niente
nei pugni tirati
contro uno schermo
in tanta rabbia
che non riesco a calmare…
nei miei denti che mordono
la mia mano che trema
nei nervi che saltano
e io precipito con loro…
sentire dentro al corpo
e non riuscire a calmare
quel mostro strano
che ha inventato il potere
Ma nei miei ricordi
c’è un giorno di sole
e il mare azzurro
che riflette la vita…
ma nei miei ricordi
c’è tutta una vita
passata a sognare
il canto triste di quel mare…
“Ti splende negli occhi la notte
di tutta una vita
passata a guardare
le stelle lontano dal mare
e l’epoca mia e la tua
e quella dei nonni dei nonni…”
Con le tue parole
col tuo splendido calore
con la grande potenza
che mi ha regalato
e anche se abbiamo fatto
cose che non ho capito…
con le mani alzate
con le gambe nude
con i corpi felici
di chi c’era quel giorno…
da quel giorno la maschera
che avevano in faccia
si è sciolta come il ghiaccio
sotto il sole di luglio
LE SOLEIL DE JUILLET
Aux casques et aux matraques étranges
Aux gaz interdits par les conventions
Aux yeux surexcités par la coca
À d’autres formes étranges
Je n’ai rien compris…
Aux soldats pêchés sur ma terre
Aux lieutenants repêchés d’une sale guerre
À leurs yeux que
Nous ne verrons jamais…
Regarder en face
Et expliquer
Quelles formes étranges
Sait prendre le pouvoir.
Dans les phrases vomies
Par dessus tout à celui qui
N’a rien à voir
Aux poings tirés
contre un écran
Avec tant de rage
Que je n’arrive pas à calmer…
Avec mes dents qui mordent
Ma main qui tremble
Avec mes nerfs qui sautent
Et moi qui m’effondre avec eux…
Sentir dans son corps
Et ne pas réussir à calmer
Ce monstre étrange
Qu’a inventé le pouvoir.
Mais dans mes souvenirs
Il y a un jour de soleil
Et la mer azur
Qui reflète la vie…
Mais dans mes souvenirs
Il y a toute une vie
Passée à rêver
Le chant triste de cette mer…
« La nuit resplendit dans tes yeux
De toute une vie
Passée à regarder
Les étoiles loin de la mer
Et l’époque est mienne et tienne
Et celle des aieuls des aieuls… »
Avec tes paroles
Avec ta splendide chaleur
Avec ta grande puissance
Qui m’a tant donné
Et même si nous avons fait
des choses que je n’ai pas comprises…
Avec nos mains levées
Avec nos jambes nues
Avec nos corps heureux
De ce qu’il y avait ce jour…
De ce jour la mascarade
Qu’on avait en face
S’est dissoute comme la glace
Sous le soleil de juillet.
Ero al G8
Mi sono accorto che alcuni links di quest’articolo sono scaduti, ma visto che continua a riscuotere interesse per fortuna, insieme a tante altre ricostruzioni di quei giorni drammatici i cui responsabili istituzionali e militari sono ancora impuniti, aggiungo qui alcuni links oggi attivi, e che possono anche aggiornare le ricostruzioni di allora con nuovi dati.
Chi non ha memoria non ha futuro.
Carlo vive
Gianluca
20 luglio 2019
LE CONTROINCHIESTE – PIAZZACARLOGIULIANI.IT
DAL G8 AI VERTICI DELL’ARMA – MISTERIDITALIA.IT
TU CHE STRAPARLI DI CARLO GIULIANI – WUMINGFOUNDATION.IT
GENOVA. 15 ANNI DI MEMORIE – DEAPRESS.IT
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E ora che è arrivato un altro luglio, arriva anche nelle Fiabe Atroci questa che è una storia veramente atroce. Sono cambiate le cose da quando fu scritta, molte cose sono state scoperte e molte altre ulteriormente insabbiate, se è possibile insabbiare ancora. Se è possibile insabbiare all’infinito.
G.R.
Luglio 2013
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Avvicinandosi il nono anniversario dei giorni del G8 genovese, ne approfitto per ripubblicare un mio testo uscito nel 2003 sul vecchio sito di Simone Cristicchi. Il testo è la rielaborazione “editata” da Luigi Mariano di un nostro scambio privato di email, ed è una sintesi delle ricostruzioni che giravano all’epoca sui fatti di Genova e in particolare dell’omicidio di Carlo Giuliani. Dopo ci sono stati i processi e alcune cose sono uscite fuori, ma la sostanza dei fatti è rimasta sconosciuta alla maggior parte degli italiani. Cioè che Carlo non è stato ucciso per legittima difesa e che a sparare non è stato Placanica. Si avvicina il decimo anniversario. Sarebbe ora di ritornare a parlare pubblicamente delle cose che dicevamo in quegli anni, ibernate nella dittatura mediatica di questo decennio di guerra e di crisi infinita. Oggi come ieri e come sempre, chi non ha memoria non ha futuro
Gianluca, luglio 2010