Storie di roghi: Maifreda, il sesso e lo spirito

papessa

Scor-data: 19 aprile 1300

Storie di roghi: Maifreda, il sesso e lo spirito

di Gianluca Ricciato 

(Pubblicata originariamente in “il Blog di Daniele Barbieri & altr*” e successivamente in “la Bottega del Barbieri“)

Maifreda da Pirovano è un personaggio milanese del tredicesimo secolo che fu arsa viva sul rogo in una data imprecisata della fine dell’anno 1300. Il processo nei suoi confronti iniziò il 19 aprile dello stesso anno, e con lei finirono al rogo altri personaggi della cosiddetta eresia guglielmita, insieme alle ossa della stessa Guglielma di Boemia, morta diciott’anni prima.

Perché una storia di settecento anni fa sia ancora oggi interessante e per molti tratti misteriosa non è facile dirlo, ma è così. Fu la prima e ultima vera eresia al femminile del mondo cristiano, o come dice Luisa Muraro un’eresia femminista, perché «la ragione storica del femminismo è più antica della parola e oltrepassa la cultura in cui quella parola fu coniata»1.

Il senso di questa storia è quindi quell’anelito alla libertà che si fa storia nel contesto in cui nasce e che all’interno di quel contesto va compreso e giudicato, senza fare l’errore di applicare parametri attuali che ne condizionino la comprensione. Un parametro attuale potrebbe essere, ad esempio, quello che – a noi ormai secolarizzati e sostanzialmente liberati dalla necessità di essere religiosi e di costruire le nostre idee sulla base dei precetti cristiani – la storia di una suora del Trecento non possa dare nessun esempio di vita né tantomeno di liberazione. Continua a leggere “Storie di roghi: Maifreda, il sesso e lo spirito”

NO, NON E’ PUBBLICITA’ OCCULTA ALLA COOP

Un altro racconto esterno (e atroce) ospite delle fiabe atroci. Anche questo ambientato a Bologna come quello di Via Marsala, ma questa volta di sesso femminile

Gianluca

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NO, NON E’ PUBBLICITA’ OCCULTA ALLA COOP

di A.L.

Sabato stamattina, mi sveglio presto, rimango un po’ a crogiolarmi nel letto e il pensiero va a Francesco. Penso a lui a quello che vorrei dirgli, penso a come reagirebbe alle mie parole, penso ad ipotetici incontri, a ipotetiche situazioni. Mi scappa una lacrima di emozione, perché non riesco a non volergli bene e la cosa mi commuove, poi mi alzo, mi faccio la doccia ed esco per andare all’ufficio anagrafe. Uscendo da lì mi dirigo verso la Coop San Vitale, in macchina, ma una volta arrivata, mi accorgo che il parcheggio è a pagamento, quindi, con i coglioni girati, mi dico:

«mah, quasi quasi vado alla Coop San Donato, li c’è il parcheggio anzi no, non vado»

Supermercato

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